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mercoledì 15 ottobre 2008

Gattuso Docet "Come rilassarsi"

Domani c'è la partita. O l'esame all'università, il colloquio di lavoro, la proposta di matrimonio, qualunque cosa vi dia ansia. Ne avete un bel po', di ansia. Ecco tre trucchi per evitare di rovinarvi tutte le quarantott'ore prima della «partita» e per ritrovarvi al calcio d'initio con la testa sgombra e pronti a una grande performance.

1 La sera prima: la zuppa giapponese

Nessuno ama il pesce quanto me. Ma è inutile girarci attorno: quando avevo zero anni mi hanno messo in mano una forchetta. Le bacchette proprio non mi vengono naturali. "Scommetto neanche a voi, almeno non come una forchetta. Anche se dal giapponese ci mangiate tutti i giorni, per tenerle in mano in modo corretto ed evitare di sparpagliare un disastro di riso e tonno crudo dappertutto dovete un po' impegnarvi. Quindi la sera prima andate dal giapponese e ordinate quella zuppa pazzesca. Quella che contiene, oltre al brodo (che, vi ricordo, è un alimento rilassante): gli spaghetti mutanti, bianchi, giganteschi e scivolosissimi; i cubetti di tofu minuscoli che si incastrano dappertutto; quella verdura tipo spinaci, verde e intricatissima; brandelli di
uovo semicrudo inafferrabile. Mangiate quella, con gli stecchini. Anche se siete bravi, dovrebbe tenervi impegnati per un po'. Concentrazione. Coordinazione occhio-mano. Giusto quello che serve per distrarre la testa dalla tensione e nello stesso tempo fare un po' di allenamento «soft».

2 Il giorno stesso: le canzoni dei cartoni animati

Tanto chiunque ne sa a memoria almeno una dozzina, almeno dei pezzi, delle canzoni dei cartoni animati. Che siano le musiche di quelli di Disney o le sigle di quelli che passavano al pomeriggio a «Bim Bum Bam». E ci sono in vendita dei ed di compilation, per cui le trovate facilmente anche senza piratare, scaricare eccetera. Mettete su il ed, a volume alto così vi occupa per bene le orecchie e la testa (senza esagerare, non è colpa dei vicini se voi avete l'ansia). Poi dipende da che tipi siete: io sono uno che non sa stare fermo per cui mentre ascolto ho bisogno di fare anche qualcosa di fisico tipo gli eserciti per gli addominali o prepararmi un panino. C'è chi riesce a mettersi in poltrona e guardare il muro di fronte o chiudere gli occhi. Non importa. L'importante è che vi lasciate trasportare, che canticchiate i ritornelli,che torniate con la testa a quel momento della vostra vita in cui era tutto più piccolo, e più facile. E in quel mondo in cui è inutile avere addosso tanta ansia perché poi alla fine la principessa sposa il principe, il ragazzino ritrova la sua mamma, la squadra dei buoni vince su quella dei cattivi. Voi, naturalmente, siete i buoni, e vincerete la vostra partita.

3 Poco prima: «Il dottor Živago»

Messo mi direte: ma piantala! E lo so che rischio di passare per un intellettuale, ma il terzo trucco per rilassarsi è prendersi un po' di tempo, un'oretta prima del «calcio d'inizio» e leggere ad alta voce i primi sei capitoli del «Dottor Živago». (Non so dirvi se nel libro oltre a quei sei ce ne siano altri che hanno lo stesso effetto, probabilmente sì ma dovrete scoprirlo da soli, io non sono mai andato più in là.) lo «Il dottor Živago» ce l'ho nell'edizione economica che, non chiedetemi perché, mi ha mandato un fan, ma ce l'avete di sicuro in casa anche voi. Allora, aprite il libro e cominciate a leggere, con un ritmo sempre uguale: «Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto». Avanti così. Vi assicuro, è meglio dell'ipnosi. Perché la storia va avanti per conto suo, in ogni pagina compaiono mille personaggi diversi (e a proposito, dopo qualche volta che lo leggete vedrete che non vi inciamperete neanche più a dire i nomi") e tutti parlano di argomenti pazzeschi tipo la libertà e la filosofia. Non si capisce niente. Per cui non siete per nulla distratti dalla trama e potete andare avanti a cantilenare queste frasi bellissime, lunghe che non finiscono più, con un ritmo fantastico, e la mente si rilassa, si rilassa... Il capitolo 6 finisce: «Non ne conservava alcun ricordo», Ecco, arrivati lì anche voi non vi ricordate più cos'era che vi dava tanta ansia. Cercate almeno di ricordarvi di andare all'appuntamento, o all'esame... Ma sempre in questo piacevole stato di distacco procurato dal «Dottor Živago». Altro che droga.
In bocca al lupo!

Io sono più milanista di Galliani.
Gennaro Gattuso

3 commenti:

  1. per quando io di calcio non conosca nemmeno le regole di gioco, devo ammettere che affrontare un'ansia, di qualunque prova si tratti, attenendosi a questi utili consigli, mi pare esilarante e funzionale. Forse con le canzoni dei cartoni mi troverei a mio agio, aspetto la prossima ansia e ti saprò dire! ;-) grazieeeeee
    ciao

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  2. "Tanto chiunque ne sa a memoria almeno una dozzina, almeno dei peni, delle canzoni dei cartoni animati"

    ...almeno de che??? *__*

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Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. (Paul Bourget)