La sezione aurea fu teorizzata dai pitagorici che la individuarono più volte ripetuta in natura, in modo quasi "magico", tanto che la chiamarono proporzione divina.
Entriamo nello specifico riportando quanto scrive Wikipedia:
La sezione aurea, nell'ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due. Lo stesso rapporto esiste anche tra la lunghezza minore e la loro differenza.
In formule, indicando con a la lunghezza maggiore e con b la lunghezza minore, vale la relazione:
(a+b) : a = a : b = b : (a-b)
Tale rapporto vale approssimativamente 1,6180.
Immagino che vi siate persi nella spiegazione scientifica. Ve lo rispiego io in parole povere: in pratica se guardiamo la figura qui sotto ed ipotizziamo che il lato orizzontale sia AC e l'intersezione B, rapportando i vari segmenti otterremo questa proporzione AB:BC = BC:AC, la stessa cosa logicamente vale anche per il lato verticale.
In età greca, come dicevamo, viene introdotta la proporzione divina: ogni costruzione, tra le quali il Partenone è pensata in funzione dell’uomo e delle sue necessità. Utilizzare il numero d’oro, la sezione aurea, per l’uomo greco vuol dire realizzare un tempio, in questo caso il Partenone, in cui l’equilibrio tra le parti garantisce il suo rapporto con le divinità.
Ora presumibilmente vi state domandando cosa c'entra la fotografia?
In pratica spesso anche noi usiamo la sezione aurea e questo rende i nostri scatti più interessanti. Osservate questa mia foto che è stata scattata la scorsa estate in Sardegna, senza che sapessi nulla della Sezione Aurea, se non per un vago accenno letto nel "codice da Vinci"; è quasi impressionante come involontariamente abbia applicato le giuste proporzioni alla foto e scommetto che se cerco fra le tonnellate di foto scattate negli ultimi anni, le immagini che rispettano quella regola sono molteplici.
D'ora in avanti quando scattate una foto, per rendere lo scatto più accattivante ai nostri occhi provate a rispettare quelle proporzioni, alla fine ci sarà un motivo se misurando le dita della nostra mano, notiamo che i rapporti tra le lunghezze delle falangi del dito medio e anulare sono aurei, così come è aureo il rapporto tra la lunghezza del braccio e l'avambraccio, o come in natura il DNA rispecchi il rapporto aureo come lo rispecchia una margherita o una conchiglia.
Siete ancora scettici? ecco un esempio preso da clickblog.it su come i grandi fotografi usino la sezione aurea.
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Ps. questa è la spirale aurea, in pratica oltre a mantenere l'equilibrio nella proporzione, la "costruzione" della foto porta l'occhio verso il punto di interesse principale della stessa.
Comunque non fatevi tentare dall'idea di sacrificare i contenuti dello scatto in nome dello stile. Se la composizione fotografica prende il sopravvento rispetto al messaggio che si vuol trasmettere, la fotografia non ha più senso di esistere.
Non crederò mai che dio giochi a dadi col mondo
(A.Einstein)
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