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lunedì 22 novembre 2010

Swan

Era comune credenza degli antichi che il cigno morendo spieghi un canto dolce e melodioso. Il presentimento della morte e la commozione di dover abbandonare i luoghi e gli animali che gli erano cari, trasformava la sua voce sgradevole in armoniosa e piacevole.

Da questa favola la parola Cigno è diventata appellativo dei musicisti e dei poeti, e l'espressione: canto del cigno viene adoperata per indicare l'ultimo canto di un poeta o l'ultimo lavoro di un artista.

Da Schiranna (lago di Varese)

Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone? In che modo un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello? Pertanto fin da bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia difficoltà voglio riconoscermi.
(Rainer Maria Rilke)

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Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. (Paul Bourget)