che cos’ero intorno ai 20 anni
un manicomio sul letto di danni
sogni sciatti notti di festa
tiravo sassi alla tua finestra
ma cos’hai visto in questo qui
e quella cosa ancora lì
oh no…
oh no…
oh no…
oh no…
e ora amore dopo una vita
cosa pensi che ti dica
sei l’aurore boreale
sei la luce che squarcia il mio vuoto banale
e brucerò per te
mi ferirò per te
io brucerò per te
mi ammalerò per te
davanti a te un plotone spietato
esplode colpi e non prende fiato mai
sarò con te ovunque andrai
ti prego dimmi che non ti abbandonerai
primavera festa del mondo
mentre io io mi nascondo
e che non mi importa niente
nemmeno della gente
voglio solo stare con te
e rivederti ridere
e brucerò per te
mi ferirò per te
e la luna pensa per se
se ne frega di noi
ma io lo so che tornerai
l’universo si muove non smetterà mai
e brucerò per te
mi ferirò per te
io brucerò per te
mi ammalerò per te
amica cara amica speranza
parti da qui dalla mia stanza
e vola sali più alto della paura
che ci corrode che ci tortura
e vaiiiir
corri più della paura
che ti corrode che ti consuma e vola
io lo so che lo sai fare
e niente ci potrà fermare più
per te… per te…
io brucerò …
io brucerò …
E allora ehi Negrita
restare in moto finchè il sogno resiste
cinque dottori per curare la peste
cinque tamburi dentro a cinque teste...
Provincia insonne batte in tempo reale
allarga lo sguardo campo totale
ed anche l'acqua brucerà prima
o poi date retta a noi!
(Negrita - ehi negrita)
Il testo merita però, manca quella ruvidità che nn soo definire, conosciuta pochi mesi fa, che mi piaceva tanto :)
RispondiEliminabuona avventura al concerto :)
è vero, c'è stato un cambiamento nel loro stile...
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