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martedì 4 dicembre 2012

Superga: il sonno della ragione genera mostri

La tragedia di Superga fu un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03 il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI siglato I-ELCE con a bordo l'intera squadra del Grande Torino si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese. Le vittime furono 31.

"Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto", questo il becero striscione apparso sabato sera nella curva juventina in occasione del derby col Toro.



Ricordo agli pseudo tifosi, che quel Torino di cui si parla è entrato nella storia e nella leggenda da meritarsi l'epiteto di GRANDE TORINO e che ci sono decine di stadi italiani dedicati agli eroi di quella squadra, come il Franco Ossola di Varese  il Rigamonti di Brescia o il Menti di Vicenza.

Comunque sia, ieri il giudice sportivo Tosel ha punito la juve con 10000 euro di multa. Ecco, io non capisco, perché punire la società, i biglietti da qualche anno sono nominativi, si prendono tutti i presenti in quella curva, gli si vieta di vedere per sempre anche all'oratorio una qualunque partita di calcio e una volta l'anno si portano in gita scolastica sulla collina di Superga a pregare in assoluto silenzio per 90 minuti i morti di quella tragedia.

Per la cronaca anche la settimana prima degli altri pseudo tifosi, in Milan - Juve avevano insultato Pessotto, denigrandolo per il suo tentato suicidio. In quel caso il tariffario presupponeva solo 4000 euro di multa. Certo che la stupidità umana non ha limiti.

la lapide sulla Collina di Superga
Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto "in trasferta".
(Indro Montanelli, da Corriere della sera del 7 maggio 1949)


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Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. (Paul Bourget)