Soprannominato l'indiana Jones della fotografia, è una delle punte di diamante del National Geographics. Nella sua carriera non ha mai incontrato un ostacolo che non sia riuscito a superare. Il suo credo:
sperimentare. Come vi direbbe lui: "siete in missione in Africa per qualche mese e finite la pellicola per la luce diura? Utilizzate quella con la sensibilità minore che avete. Amici e conoscenti usano solo pellicole in bianco e nero? Beh, voi scattate a colori e con il flash".
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© Michael "Nick" Nichols |
Dalla documentazione del lavoro di Jane Goodall e dei suoi amati gorilla di montagna, all'epopea di Megatransect , la traversata a piedi dell'Africa con Mike Fay , che ha portato alla creazione di numerose aree protette, Nichols si è sempre considerato in missione: dare voce, con i suoi scatti, alle specie che non possono difendersi, dice, è un obbligo prima che un mestiere e un piacere.
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© Michael "Nick" Nichols |
Nichols ha imparato a fotografare nell'esesercito, dove la regola era f/8 punto e basta. Dopo aver studiato fotografia artistica ha iniziato varie collaborazioni, prima con American Geo con dei servizi sul rafting e arrampicate, poi è stato al seguito degli Stones, per poi finire al National Geographics.
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© Michael "Nick" Nichols |
Già
in passato abbiamo parlato di lui, quando con grande tenacia e determinazione riuscì a immortalare una sequoia gigante di oltre 115mt.
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© Michael "Nick" Nichols |
Se volte curiosare fra le sue opere questo è il suo sito internet:
http://michaelnicknichols.com/
Un atteggiamento costantemente sperimentale nei confronti di ogni cosa – ecco ciò di cui abbiamo bisogno. Da quest'atteggiamento deriva in modo quasi miracoloso, la soluzione di ogni tipo di problema.
(Burrhus Frederick Skinner)
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Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. (Paul Bourget)