mercoledì 30 novembre 2011

La polvere del ricordo

La polvere del ricordo
La vita scivola
in questo inferno che
non si apre che per me
un uomo nudo
lividi e ferite sai
non fanno male
quanto la mia libertà
sotto stracci bagnati
ma cosa vuoi che sia
per te che non hai pianto
sul tuo tempo che verrà?
(Timoria - La Cura Giusta)

giovedì 10 novembre 2011

Io non voglio pagare

Io non voglio pagare per gli sprechi di questo paese. Ho 35 anni e la mia è una generazione che sta pagando fin troppo per gli errori e le decisioni del passato.

Siamo uno dei migliori paesi come avanzo primario, quindi vuol dire semplicemente che incassiamo di più di quello che spendiamo, e siamo uno dei paesi con la più alta pressione fiscale. Un governissimo, un governo di unità nazionale, un governo tecnico o come lo si voglia chiamare non lo voglio. Altre tasse, patrimoniali e prelievi forzosi non ci servono.


almeno ridiamoci su
Io non voglio pagare per un paese dove i costi della politica sono assurdi. Non voglio pagare per amministratori locali che sperperano soldi pubblici in consulenze assurde, non voglio pagare per parlamentari che in 5 anni prendono una pensione da nababbi e per quei 5 anni uno stipendio da favola.
Non voglio pagare per un paese che ha milioni di dipendenti pubblici più del dovuto, solo perché le assunzioni sono state usate come ammortizzatori sociali se non peggio come voti di scambio.
Non voglio pagare per i dipendenti delle amministrazioni locali, che siano le 55 mila guardie forestali siciliane o i 27mila dipendenti di Pompei.
Non voglio pagare per un paese che vuol cambiare, un paese che sono nella capitale ha più avvocati di tutta la Francia, un paese che ha più bidelli che carabinieri.
Non voglio pagare per gli sprechi della Rai. Non voglio pagare per gli industriali che per anni hanno beneficiato di sovvenzioni e aiuti per aprire e subito dopo chiudere industrie nel nostro meridione.
Non voglio pagare per le politiche arcaiche dei sindacati, che ci stanno rubando il futuro, schiavi dell’articolo 18, che se realizzato eliminerebbe i famosi co.co.co.
Non voglio pagare per le opere pubbliche realizzate e mai messe in funzione costate centinaia di migliaia di euro, basta guardare ogni sera striscia la notizia per spaventarsi.
Non voglio pagare per i partiti che ogni anno si mangiano milioni di euro di contributi.
Non voglio pagare per uno stato schiavo di una Costituzione che andrebbe modernizzata per essere messa al passo con il mondo reale.
Non voglio pagare per coprire i buchi di una sanità, che oltretutto in alcune parti di Italia se entri in ospedale per una stupidata rischi di uscirci in una bara.
Non voglio pagare per i milioni di italiani che non pagano le tasse, per chi lavora e fa lavorare in nero, per chi ogni anno non dichiara nulla e poi va quattro volte all’anno in vacanza e gira con macchine da decine di migliaia di euro.

Io voglio uno Stato moderno ed equo, uno stato che non butti i propri soldi in assistenzialismo, uno stato giusto, uno stato di cui possa essere orgoglioso. Quindi ripeto niente nuove tasse, niente patrimoniali né prelievi forzosi, ma semplicemente basta sprechi.

Scusate lo sfogo.
Politica: Modo di guadagnarsi la vita simile a quello dei settori più squallidi della delinquenza abituale. Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.
(Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911)

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