domenica 30 dicembre 2012

Video parodia su Instagram

Sentirsi fotografi al tempo di internet? Basta Instagram... o no?


La luce è la lingua della fotografia, l'anima del mondo. Non c'è luce senz'ombra, come non c'è gioia senza dolore,
(Isabel Allende,)

Audrey Hepburn è stata qui

Il Post.it ci propone un giochino divertente, Christopher Moloney sovrappone fotogrammi di film famosi ai luoghi dove sono stati girati: un quiz per gli appassionati di cinema.

"la 25a ora"
Qui invece il sito del progetto in continuo aggiornamento.
Il cinema è un occhio aperto sul mondo.
(Joseph Bédier)

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

Natale. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù.
(Ambrose Bierce)

venerdì 21 dicembre 2012

5 minuti del tuo tempo per un mondo migliore: Questionario sulla Giustizia minorile

Cari lettori di Gran Burrone vi chiedo un favore: quello di dedicare 5 minuti a rispondere ad alcune domande sul tema della giustizia minorile.
Il questionario è anonimo e confidenziale. Non vi sono risposte giuste o sbagliate.
Trovate il questionario a questo indirizzo.


© http://digilander.libero.it/serviziominorinapoli/


Giustizia non esiste là dove non vi è libertà.
(Luigi Enaudi)

mercoledì 19 dicembre 2012

Rivolta su web: Instagram si vende le foto degli utenti

Una bomba a ciel sereno, da gennaio i miliardi di foto pubblicate su Istagram potranno essere vendute liberamente senza il consenso dell'autore. Una notizia che ha fatto cadere molti dalle nuvole, ma che poi se andiamo a vedere non era poi così inaspettata, vista la nuova proprietà del social network fotografico: Facebook, società che da anni non è molto chiara con i diritti d'autore dei post sul proprio social network. Comunque nel dettaglio la notizia raccontata su "La Stampa©":

Facebook & Instagram


A partire dal prossimo 16 gennaio, gli scatti pubblicati sul «social» potranno essere usate per scopi pubblicitari: e scatta la grande fuga

Sono lontani i tempi in cui Instagram era un luogo spensierato, in cui milioni di utenti condividevano le proprio foto scambiandosi centinaia di “like”. Dal prossimo 16 gennaio, i fruitori dell’App di Kevin Systrom dovranno fare i conti con le nuove regole relative alla privacy e i termini d’uso. Come si legge sul blog ufficiale di Instagram, le nuove norme autorizzano Facebook, a soli otto mesi dall’acquisizione del social fotografico da parte del colosso di Mark Zuckerberg, a vendere «a una società o un’altra entità pagante le informazioni relative all’utente e alle azioni che compie e le sue fotografie» senza che il proprietario riceva alcun compenso economico.

L’aspetto più interessante, però, è quello in cui Instagram dichiara, alla voce «diritti» nei nuovi Terms of Use, di poter utilizzare le foto caricate dagli utenti per scopi pubblicitari. «Per aiutarci a diffondere contenuti sponsorizzati o a pagamento o promozioni – si legge sul blog - accetti che un’azienda possa pagarci per mostrare il tuo username, i tuoi like, le tue foto e ogni tua altra azione collegata a contenuti sponsorizzati o a pagamento, senza nessun compenso».
Una vera e propria rivoluzione, quindi, se si pensa che fino a pochi mesi fa Instagram prometteva ai suoi iscritti, preoccupati della nuova partnership con Facebook, di rimanere nel tempo «la stessa applicazione che oggi conoscete e amate».

venerdì 14 dicembre 2012

Fireworks

I fuochi d'artificio sono sostanze chimiche in grado di dar luogo a reazioni di esplosione; essi vengono lanciati da terra in aria e sono accompagnati da fenomeni luminosi e sonori e, in genere, da produzione di fumo. 

Normalmente i fuochi artificiali producono quattro "effetti primari":

  • luce
  • rumore
  • fumo
  • materiale solido in combustione che cade lentamente (es.: striscioline, coriandoli, etc.).

fireworks
Fireworks
Non mi sono piaciuti i fuochi artificiali, la loro imitazione del vulcano in fiamme. Mi incuriosiva la meraviglia che suscitavano, l’antica ammirazione per il fuoco. Perché a me non veniva? L’ho capito in montagna, quando ho visto tra le rocce e il bosco la mia prima cascata. Mi abbagliava, mi avvicinai al suo chiasso, mi svestii e mi feci inzuppare dal pulviscolo di acqua sbriciolata. Dentro ci passava lo spettro di un piccolo arcobaleno. Ho saputo lì che la cascata è meraviglia opposta al fuoco d’artificio. Amo la neve, la grandine e il salto a precipizio di una cascata. Ammiro la valanga, l’aria spostata a schiaffo, il crollo di un versante che si stacca col carico di neve. Amo l’acqua che si tuffa in discesa e non il fuoco che si scaraventa in alto e vuol salire, impennarsi e sfarinarsi in cenere.
(Erri De Luca)

mercoledì 12 dicembre 2012

Kenneth Garrett, l'Indiana Jones della fotografia

Kenneth Garrett nasce il 23 settembre del 1953 in Columbia Missuri. Il 1976 è un anno da ricordare per il giovane Ken, infatti si  laurea  in antropologia presso l'Università della Virginia e pubblica il suo primo articolo  per il National Geographics, raccontando una storia sui grandi velieri intitolato "Square-rigger: Voyage Da Baltico al Bicentenario".

© Kenneth Garrett
© Kenneth Garrett
Coniugando le sue due passioni: fotografia e antropologia, ha realizzato decine di articoli sul tema, fra i quali:  "The Iceman", "Morte sul Nilo: Saqqara" e " Il nuovo volto di Tutankhamon: la sua vita e la morte".

Torri del Balio

Le torri del Balio di Erice un tempo erano collegate al castello di Venere tramite un ponte levatoio e costituivano fin dal medioevo, quando sono state edificate un avamposto della fortezza militare. Erano la sede del Bajulo, per l'appunto, un'autorità che sul posto rappresentava l'autorità del sovrano, svolgendo le funzioni di giudice civile e di esattore delle imposte.

Nel XVII secolo una delle tre torri del Balio di Erice di forma pentagonale fu abbattuta per ordine di un funzionario regio, temendo che dall'alto di questa costruzione fosse possibile violare l'interno della piazza con armi da fuoco. E' possibile accedere alle torri del Balio di Erice attraverso una scalinata d'accesso, dalla quale si giunge ad un portale con un arco sul quale si trova una lapide che riporta lo stemma della dinastia degli Asburgo di Spagna.

Quando il castello come fortezza cadde in rovina, anche le torri del Balio di Erice seguirono le sue stessi sorti conoscendo il più completo stato di abbandono, finché nel 1872 un ricco mecenate trapanese, il Conte Agostino Sieri Pepoli, concluse con l'amministrazione comunale di Erice, alla quale era passata la proprietà del Castello con le torri del Balio di Erice annesse, un accordo, che prevedeva la concessione al conte di un diritto di enfiteusi, che gli permise a proprie spese di provvedere alla manutenzione del castello e delle torri del Balio.

Torri del Balio - Erice
Le torri del Balio viste con l'occhio di pesce
La fantasia non fa castelli in aria, ma trasforma le baracche in castelli in aria.
(Karl Kraus)

martedì 11 dicembre 2012

Mettiamoci le tette!

Sono più di 300, tra mamme e figlie, le donne che hanno risposto all’iniziativa“Mettiamoci le tette” e che si sono fatte fotografare il seno nudo per salvare l’ospedale valdese di Torino. Cittadini, medici e pazienti da settimane “presidiano” via Silvio Pellico dove si trovano i cancelli della struttura ospedaliera. Il centro d’eccellenza di oncologia senologica, da diversi mesi, si trova al centro di una bufera amministrativa.

Tagli al personale e riorganizzazione medica dovrebbero determinarne la chiusura entro il 1 gennaio. Chi è stato ed è tuttora in cura in uno dei reparti del Valdese grida il suo secco: “No”.

mettiamoci le tette
L'iniziativa "Mettiamoci le Tette"
L’iniziativa “Mettiamoci le tette” vuole infatti contrastare la spending review che mette a rischio il nosocomio. Le foto sono state scattate tutelando la riservatezza delle donne, molte delle quali operate di cancro alla mammella. Il 1 dicembre le immagini dei seni sono state proiettate sull’edificio dell’ospedale dove ogni anno vengono effettuate 600 operazioni di tumori al seno.

Miniatura

Punizione di Emanuelson a fil di palo
Punizione di Emanuelson a fil di palo
Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio.
(Jorge Luis Borges)

lunedì 10 dicembre 2012

Le foto nel mirino di un Trojan

L’ultimo bersaglio dei criminali informatici sono i file JPG, colpiti da un nuovo Trojan specifico che prende di mira le immagini custodite su PC e smartphone. Ricordi privati che possono cadere nelle mani di estranei attraverso Win32/DataStealer.E, un malware rilevato e rimosso da ESET NOD32, uno dei grandi produttori mondiali di software antivirus. L’obiettivo dei cybercriminali è chiaro: utilizzare le immagini più osé per fini pornografici, per azioni di cyberbullismo o ancora per pratiche di sexting, cioè l’invio di foto o messaggi sessualmente espliciti tramite cellulari e social media.

Recentemente una ricerca dell’inglese Internet Watch Foundation aveva già rilevato che l’88% delle foto pubblicate dai giovani sui Social Network appaiono in seguito su siti porno ‘parassiti’, con effetti devastanti sulle vittime ignare. Basti ricordare i diversi casi di adolescenti che hanno tentato il suicidio in seguito alla diffusione online delle proprie foto senza veli, scattate per fini privati. Il mercato delle immagini rubate si sta rivelando molto redditizio per i cybercriminali, che stanno sviluppando nuovi malware in grado di prelevare il materiale direttamente da PC e cellulari, senza aspettare la pubblicazione incauta delle foto sui social network.

Per evitare agli utenti di cadere vittime di questi attacchi, i ricercatori ESET hanno messo a punto una serie di consigli pratici che possono aiutare gli internauti a salvaguardare privacy e reputazione online, fermo restando che la prudenza non è mai troppa in questi casi.

1. Pensare due (meglio tre) volte prima di condividere foto esplicite sui social media, via mail o MMS, poiché una volta entrate in Rete non tornano più indietro. Se le immagini vengono condivise, se ne perde il controllo e risulterà praticamente impossibile cancellarle del tutto. Anche le star del cinema con le migliori squadre di avvocati non sono in grado di ripulire completamente il Web dalle foto imbarazzanti.

2. Ricordare che ciò che transita sul cellulare non resta sul cellulare. Gli smartphone sono sincronizzati ai computer e archiviano i file nel Cloud. Inoltre sia gli smartphone che i computer possono essere rubati o compromessi dagli hacker: i dispositivi digitali possono essere attaccati dai malware, persino senza che ci sia connessione a Internet.

3. Riflettere sull’opportunità di scattare una foto sessualmente esplicita con una fotocamera digitale, che è molto differente da una foto tradizionale, perché può essere copiata e trasmessa nel giro di pochi secondi, senza peraltro il filtro che prevedeva una volta lo sviluppo in laboratorio.

4. Vigilare e difendersi a molteplici livelli: password sicure e diversificate per i tanti account e dispositivi, nonché un buon programma antivirus aggiornato con regolarità.

5. Ricordare che i rischi delle foto digitali non riguardano solo le immagini osé: foto di password, assegni, ambienti domestici, nuovi acquisti corrono tutte lo stesso rischio. ©http://www.nod32.it/company/article.php?contentID=2825


Capannelle: Dimmi un po' ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?
Bambino: Qui de Mario ce ne so' cento.
Capannelle: Sì va bene, ma questo l'è uno che ruba...
Bambino: Sempre cento so'

(i soliti ignoti)

L'albero di Natale

L'immagine dell'albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo. L'abete, essendo conifera sempreverde, facilmente richiama il perpetuarsi della vita anche in inverno. Presso molti popoli, in particolare gli Indoeuropei, l'Albero Cosmico rappresenta la manifestazione divina del cosmo. Ne sono esempi l'albero Cosmico indiano" il puro, il Brahman. Tutti i mondi riposano in lui" (Katha - Upanishad VI, 1), lo Yggdrasil germanico, il veterotestamentario Albero della Vita (Genesi 2,3). Molti commentatori cristiani lo identificarono con Gesù Cristo o Sant'Antonio da Padova. Tra di loro Beda il Venerabile che scrisse:" Figura anche di un mistero spirituale, cioè del nostro Dio e Signore Gesù Cristo. Di lui è detto, nella lode della Sapienza :" È l'albero della vita per coloro che l'afferrano " (Proverbi, 3, 18). Ruperto di Deutz scrisse che "albero della vita è il Cristo".

L'albero di Natale

La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stata provata con certezza anche se sembra che sia nata a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella. Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Ingeborg Weber-Kellermann (professoressa di etnologia a Marburgo) ha identificato, fra i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510).
Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mamma mi portò a vederlo ai grandi magazzini e lui mi chiese l'autografo.
(Shirley Temple)

domenica 9 dicembre 2012

L'essenza del Natale

luci di natale
luci di natale
Fino a quando non renderemo il Natale un'occasione per condividere i nostri buoni sentimenti, tutta la neve dell'Alaska non basterà ad imbiancarlo!
(Bing Crosby)


sabato 8 dicembre 2012

Sexy Mamme spagnole (Milf) in posa

Come in Calendar Girl, un film inglese del  2003, un gruppo di mamme spagnole ha deciso di realizzare un calendario sexy per salvare la scuola dei loro figli.

E' questa la singolare iniziativa delle madri degli alunni del Colegio Evarsito Calatayud di Monistrol de Montserrat, in Spagna: hanno deciso, tutte insieme, di prestare la loro immagine per un calendario erotico di beneficenza. L'obiettivo, finanziare i lavori di risturtturazione dell'istituto. Gli studenti, infatti, sono stati costretti a studiare in un edificio fatiscente e che non è mai stato ristrutturato. Del calendario sono state date alle stampe 3mila copie, ed è possibile acquistarlo sul sito calendariosolidarioautobus.com.

il sexy calendario
Un sex symbol diventa un oggetto, questo è il guaio
(Marilyn Monroe)

Scopello e i suoi faraglioni

L'abitato conta circa 80 residenti, cresciuta attorno ad un antico baglio, distante poco più di 10 km dal capoluogo comunale, che d'estate diventano circa duemila. Nei pressi si trova la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e i "faraglioni di Scopello", con l'attigua tonnara. Deve probabilmente il proprio nome ai faraglioni o scogli (in latino scopulus, in greco scopelos).

i faraglioni di Scopello
i faraglioni di Scopello
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
(Jorge Luis Borges)

venerdì 7 dicembre 2012

Mulini a vento

Saline di Marsala
Le saline di Marsala
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.
(Proverbio cinese)

giovedì 6 dicembre 2012

Un faraone a Milano: EL 92

Stephan El Shaarawy
Stephan El Shaarawy
San Siro è un posto pazzesco, è come un bufalo che ti fiata addosso per 90 minuti. Dal campo lo senti tantissimo. E sa io allora che cosa faccio? Semplice: pedalo, vado a mille, inseguo tutti i palloni, perché la gente alla fine è questo che vuole.
(Stephan El Shaarawy)

Una foto vale più di una vita?

Ma una foto vale una vita umana? E' sconcertante l'epoca in cui viviamo, in cui si confonde la realtà con un reality show, in cui si pensa che è tutto finto e basta spegnere la tv e torna tutto normale.

Durante gli ultimi disastri naturali: terremoti, alluvioni la gente piuttosto che correre a salvarsi era tutta intenta a riprendere quel che succedeva per poi sperare che lo "passasse" qualche TV nazionale. Una cosa che francamente a me ha sempre lasciato esterrefatto.

La scorsa estate diventavo "pazzo" vedendo  in spiaggia gente fotografare con l'I-pad! Posso capire un telefonino, anche a me è capitato di scattare con il telefonino, per mancanza di fotocamera, ma arrivare a portarsi un tablet n giro per fare 2 foto, no nn ci arrivo.... qualcuno mi spieghi... non è meglio una kodak a rullino usa e getta?

Oggi Mughini sosteneva che siamo entrati nella società dello"scatto quindi esisto" (parafrasando il celebre cogito ergo sum), non è che abbia poi così torto. 

cogito ergo sum
cogito ergo sum?
Ma cos'è successo? (per il forte contenuto della storia occorre aprire interamente il post, infatti ho scelto di non lasciare visibile l'intera storia dalla home page, per non turbare i più impressionabili).

mercoledì 5 dicembre 2012

Mulini all'imbrunire

La Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala è una riserva naturale della Sicilia, creata nel 1984 nel territorio del comune di Marsala.

Si estende sulla costa occidentale della Sicilia nel territorio del comune di Marsala, nel tratto di mare compreso tra capo San Teodoro e capo Boeo o Lilibeo, comprendendo le quattro isole di San Pantaleo (Mozia), Isola Grande, Schola e Santa Maria e le saline costiere San Teodoro, Genna e Ettore Infersa. La riserva comprende lo "Stagnone" (da cui prende il nome) una laguna, la più vasta della Sicilia, caratterizzata da acque basse (1-2 m e spesso non più di 50 cm). In seguito ai movimenti della sabbia della laguna dovuti alle correnti sottomarine si è formata l'Isola Grande, intorno a due originari isolotti. La nascita dell'isola ha chiuso una parte di mare in origine aperta e qui, non essendoci correnti necessarie al ricambio, l'acqua è divenuta stagnante, con una temperatura al di sopra del normale. ©wikipedia

Amo il sale della terra,
amo il sale della vita,
amo il sale dell'amore,
amo il sale che c'è in te.

(Rino Gaetano)

martedì 4 dicembre 2012

Superga: il sonno della ragione genera mostri

La tragedia di Superga fu un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03 il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI siglato I-ELCE con a bordo l'intera squadra del Grande Torino si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese. Le vittime furono 31.

"Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto", questo il becero striscione apparso sabato sera nella curva juventina in occasione del derby col Toro.



Ricordo agli pseudo tifosi, che quel Torino di cui si parla è entrato nella storia e nella leggenda da meritarsi l'epiteto di GRANDE TORINO e che ci sono decine di stadi italiani dedicati agli eroi di quella squadra, come il Franco Ossola di Varese  il Rigamonti di Brescia o il Menti di Vicenza.

Comunque sia, ieri il giudice sportivo Tosel ha punito la juve con 10000 euro di multa. Ecco, io non capisco, perché punire la società, i biglietti da qualche anno sono nominativi, si prendono tutti i presenti in quella curva, gli si vieta di vedere per sempre anche all'oratorio una qualunque partita di calcio e una volta l'anno si portano in gita scolastica sulla collina di Superga a pregare in assoluto silenzio per 90 minuti i morti di quella tragedia.

Per la cronaca anche la settimana prima degli altri pseudo tifosi, in Milan - Juve avevano insultato Pessotto, denigrandolo per il suo tentato suicidio. In quel caso il tariffario presupponeva solo 4000 euro di multa. Certo che la stupidità umana non ha limiti.

la lapide sulla Collina di Superga
Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto "in trasferta".
(Indro Montanelli, da Corriere della sera del 7 maggio 1949)


lunedì 3 dicembre 2012

Gli ignoranti in che girone li troviamo?

In questi giorni in TV, un noto marchio di telefonia mobile ha rinnovato la sua pubblicità. E' un annetto che questo brand "gioca" sulla storia d'Italia e da qualche settimana il protagonista è Dante accompagnato da Virgilio in giro per l'inferno.

Peccato che l'ultimo spot sia letteralmente sbagliato! "Il girone degli Invidiosi" non esiste, al massimo è la cornice degli invidiosi, in quanto questi peccatori non sono all'inferno bensì in purgatorio.

La struttura morale del Purgatorio segue la classificazione tomistica dei vizi dell'amore mal diretto, e non fa più riferimento a singole colpe. Esso è suddiviso in sette cornici, nelle quali si espiano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria.

Nella II cornice trovano spazio gli invidiosi che, indossano un cilicio e hanno le palpebre cucite da filo di ferro.

Ora viene da chiedersi i pubblicitari ignoranti in che girone li troviamo?



L'incompetenza si manifesta con l'uso di troppe parole.
(Ezra Pound)

giovedì 29 novembre 2012

McCurry rivoluziona il calendario Pirelli®

(ASCA) - Rio de Janeiro, 27 nov - Bellezza, Brasile, sociale: sono le tre parole chiave di ''The Cal'' 2013, la quarantesima edizione del calendario Pirelli, presentata oggi a Rio de Janeiro, realizzata da Steve McCurry, statunitense, uno dei piu' famosi fotoreporter mondiali, il primo tra l'altro a testimoniare il conflitto russo-afghano. In due settimane di scatti tra le strade e le favelas di Rio, McCurry ha effettuato uno dei suoi affascinanti viaggi alla ricerca dell'uomo, un racconto che nel calendario 2013 passa attraverso volti riprodotti in semplici graffiti, persone comuni e modelle che in questa edizione di The Cal sono tutte accomunate dal loro impegno a sostegno di progetti umanitari.

© Steve McCurry - Calendario Pirelli 2013

Le protagoniste sono 11 tra modelle, attrici e cantanti: le brasiliane Isabeli Fontana, Adriana Lima, l'indimenticabile attrice Sonia Braga e la cantante Marisa Monte; l'attrice italo-egiziana Elisa Sednaoui; la modella cecoslovacca Petra Nemcova; la tunisina Hanaa Ben Abdessiem; l'etiope Liya Kebede; le statunitensi Kyleigh Kuhn e Summer Rayne Oakes.

Il grande fratello vi guarda....

Nel libro "1984" la società è amministrata secondo i principi del Socing (nell'originale inglese, "IngSoc"), il Partito Socialista Inglese, ed è governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto di persona (ma che appare in manifesti affissi dappertutto) e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini.




Il grande fratello vi guarda.
(George Orwell -1984)

martedì 6 novembre 2012

MostraMI

Riporto il testo di un comunicato stampa di un'iniziativa che reputo lodevole, un'iniziativa per non dimenticare quella piega che nel nostro paese è la mafia e i suoi derviati: mostrami


GIOVANI ARTISTI DANNO LUCE ALLA LEGALITA’

Calendario della 5° MostraEvento di MostraMi a Milano, totalmente dedicata alla legalità

La 5° MostraEvento “Giovani Artisti danno luce alla Legalità”, è un progetto artistico composito, ideato e organizzato da MostraMi, interamente dedicato alla legalità e studiato in occasione del ventennio dalle grandi stragi di mafia del 92/93 a Palermo, Roma, Firenze e Milano.

L’intero progetto ha l’obiettivo di:

- Portare l’attenzione del pubblico e soprattutto dei giovani sulle tematiche della legalità e dell’antimafia, oggi quanto mai attuali;

- Favorire il confronto tra giovani e personalità di rilievo dell’antimafia, anche al fine di studiare il fenomeno da un punto di vista culturale e artistico.

Programma e calendario


La MostraEvento sarà composta da tre fasi distinte ma complementari, con un calendario di iniziative ricco e composito.

24 ottobre – 14 novembre 2012 _ Questionario online

La survey interesserà un campione (non probabilistico a partecipazione volontaria) composto da giovani residenti sul territorio italiano. L’obiettivo conoscitivo è quello di sondare la sensibilità e la conoscenza che questi hanno sul fenomeno mafioso, con lo scopo finale di giungere ad una “definizione” del concetto di legalità oggi.

22 – 23 novembre 2012 _ Workshop/laboratorio artistico

Con la partnership di “Hub Milano” di via Paolo Sarpi, 8 (che ospiterà l’evento) si terrà una sessione creativa collettiva in cui i giovani artisti provenienti da diverse regioni d’Italia si confronteranno con personalità appartenenti al mondo dell’antimafia, quali giudici, giornalisti, scrittori ed artisti, per svolgere un laboratorio sul tema, durante il quale verranno discussi i risultati della survey online ed ideate le performance dell’evento conclusivo.

24 – 25 novembre 2012 _ Evento Conclusivo

Presso il CAM Falcone e Borsellino di Corso Garibaldi, 27 si terrà la mostra/installazione artistica, un vero e proprio cantiere artistico in divenire che vedrà l’esposizione dei progetti personali sulla legalità di giovani talenti (pittori, scultori, fotografi, streetartist) ma anche le continue performance artistiche live che si svilupperanno durante i due giorni.

Tra gli oltre 100 progetti presentati, la Commissione Tecnica di MostraMi ha invitato 15 artisti ad esporre e a partecipare a questa nuova edizione.

Web 2.0

L’intero progetto sarà quanto più possibile “web 2.0” ossia verrà trasmesso e “condiviso” attraverso internet e i social network (facebook, twitter, youtube).

Il sistema
MostraMi 5 è un “sistema culturale”: sono numerose infatti le associazioni studentesche e antimafia che supportano il progetto: Comitato Addiopizzo, Ammazzateci tutti, Antimafia 2000, Il blog di Cecilia Sala, Coordinamento Delle Scuole per la Legalita’ e la Cittadinanza Attiva di Milano, Consulta provinciale degli studenti di Milano, Facciamo Rete, Giovami, Italia Sottosopra, Libera, Link Milano, Politecnico di Milano, Radio 100 passi, Stampo Antimafioso, Studenti.it, Centro Studi SAO, Supernova culture.

Lo sviluppo sul territorio

Giusto in questi giorni si stanno organizzando altre edizioni ridotte del progetto in altre città italiane ed è già allo studio la 6° edizione di MostraMi a Milano di fine primavera il cui tema sarà ancora la legalità.

Gli sponsor
Un grande ringraziamento ad Air Dolomiti Lufthansa, Consiglio Zona 1 di Milano, Consiglio Zona 8 di Milano, Pubblicarrello e Colart – Artist Outreach Program per il supporto economico all’iniziativa.

MostraMi

MostraMi è un progetto artistico culturale di Gruppo 97 Cantieri Sonori che promuove la giovane arte contemporanea (pittura, scultura, fotografia, videoart e street art) come strumento di responsabilizzazione sociale.

MostraMi oggi conta oltre 460 artisti iscritti e più di 22.000 membri nella propria community.



Un quadro è finito quando l'artista dice che è finito.
(Rembrandt)

giovedì 6 settembre 2012

Donna Fugata

Una visitina alle cantine di Donna Fugata a Marsala.

Bevi vino, ché non sai donde sei venuto:
sii lieto, perché non sai dove anderai.

(Omar Ḫayyām)

mercoledì 5 settembre 2012

La spiaggia di San Vito

Prima settimana Zona di San Vito lo Capo

San Vito Lo Capo (Santu Vitu in siciliano) è un comune italiano di 4.180 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia. Il paese è uno dei più famosi luoghi di soggiorno estivo della Sicilia, per la bellezza della sua spiaggia che nel 2011 è stata eletta la migliore spiaggia italiana e l'ottava in Europa. ©wikipedia

Ho trovato San Vito troppo incasinata e troppo turistica, sembrava di essere a Rimini, ma con un mare nettamente migliore, abituato a vacanze in calette semi deserte mi sono sentito inizialmente un leone in gabbia. 

La spiaggia si San Vito Lo Capo vista con il fish-eye
Quando un posto è abbastanza affollato da avere bisogno di documenti d'identità, lo sfacelo sociale non è molto lontano. È tempo di trasferirsi altrove.
(Robert A. Heinlein)

lunedì 3 settembre 2012

Di ritorno

3 settimane, decine di posti visti, 893 foto scattate....

il mare di favignana

Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati.

(Ann Landers)

giovedì 9 agosto 2012

Buone Vacanze

Buone vacanze ci si "blogga" a settembre!

Corsica '08
Felicità è stare con degli amici a guardare le foto delle loro vacanze, e sapere che sono tornati da un soggiorno in un campo di nudisti.
(Johnny Carson)

mercoledì 8 agosto 2012

Scegliere la macchina fotografica

Oggi un amico su Facebook mi chiesto un parere su tre compatte. Prendo spunto da questa richiesta per spiegarvi come scegliere una macchina fotografica.



Anzitutto occorre capire cosa vogliamo: una compatta, una bridge, una evil o una dslr.

Le compatte sono le classiche macchinette punta e scatta, adatte ai neofiti o a chi pratica la fotografia solo per ricordo.

Compatta VS Reflex

Un astratto che diventa concreto

Un astratto che diventa concreto
La fantasia è una perpetua primavera.
(Johann Friedrich von Schiller)

martedì 7 agosto 2012

Sole o Girasole?

Nella notte una candela è più luminosa del sole
(Sting)


voglia di birra....

Pivo! 
La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici
(Benjamin Franklin)

lunedì 6 agosto 2012

Jessica Rossi: cuore, braccio e mente

Dal terremoto all'oro, la magnifica favola di Jessica Rossi.

Jessica Rossi neo Campionessa Olimpica del tiro a volo e nuova primatista mondiale
Dedico la medaglia alla mia grandissima Emilia, che non deve mollare mai
(Jessica Rossi)

Bocciolo

bocciolo 
"Non esiste una pianta grassa irta di spine che non lasci spazio anche per un piccolo bocciolo di fiore"
(proverbio africano)

venerdì 3 agosto 2012

Fioretto femminile: che goduria!

Italia Campione Olimpica a squadre nel fioretto femminile
Sono pronta a sfidare i limiti. La storia li pone, gli uomini devono superarsi per generare altri ostacoli che puntualmente verranno abbattuti. E' lo sport, come la vita.
(Valentini Vezzali)

giovedì 2 agosto 2012

Olimpiadi & Sky: spettacolo assicurato

SkyGo
I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre.
(Usain Bolt)

mercoledì 1 agosto 2012

Soffice

soffice 
Non c'è cuscino più morbido di una coscienza tranquilla.
(Kenneth Blanchard)

martedì 31 luglio 2012

Papavero

In un tempo lontano accadde un giorno che il Sole, mentre camminava attraverso la volta celeste, cominciò a dolersi dicendo: "Oh! Questi giorni d’estate sono così lunghi,e nemmeno una nuvoletta che mi faccia compagnia. In questi giorni il tempo sembra, non passare mai !

Gli spiriti dell’aria che udirono le sue parole, non sapendo cosa fare, decisero di chiedere aiuto ai folletti dei boschi. Questi si riunirono e discussero a lungo, perché era veramente difficile trovare qualcosa di così bello e sempre nuovo,così da vincere la malinconia del sole.

Pensa e ripensa, discuti e ridiscuti, alla fine tutti si convinsero che non c’era niente di più bello e vario dei fiori. "Chiederemo alla terra di inventare un nuovo fiore", disse uno,ma il folletto più vecchio e saggio disse:

"Il fiore che doneremo al Sole, in segno di ringraziamento, dovrà essere un fiore speciale, un fiore nuovo e mai visto, dovrà nascere dai sogni di un bambino". Fu dunque deciso. Tutti partirono alla ricerca di fiori, sognati, inventati, o disegnati dai bambini di tutta la terra.

I giorni passarono e dopo un lungo cercare, si ritrovarono nel cuore del bosco. Ognuno portava con sé le immagini bellissime dei fiori sognati dai bambini che avevano incontrato nel loro peregrinare.

Erano fiori grandi e piccoli, umili e sfarzosi, fiori di carta o di seta, fiori di cristallo o di semplici fili d’erba intrecciati, fiori d’oro o d’argento. Era veramente difficile scegliere il fiore più bello, tanto che i folletti
cominciarono a discutere e a litigare tra di loro.

Ma ecco, che la porta si aprì lentamente, cigolando, nel silenzio improvviso che regna nel cuore della foresta: nessuno dei folletti si era accorto che il più piccolo di loro non era ancora ritornato dal suo viaggio. Lo videro entrare ancora affannato e stanco per il lungo cammino, e con sé, non aveva che una piccolissima scatola.

Tutti lo osservarono con curiosità, e pensando che tanta fatica lo aveva portato a quella scatolina insignificante, scoppiarono in una fragorosa risata. Ma il più vecchio e saggio, li zittì, chiedendo al piccolo Evelino, di raccontare per primo la sua storia.

Ancora ansante e un poco intimorito, Evelino cominciò il suo racconto: "Ho viaggiato nei sogni dei bambini, ed ogni volta credevo di aver trovato il fiore più bello, così lo raccoglievo e lo portavo con me. Ma quando lo riponevo nel cesto con gli altri fiori, rimanevo stupito e guardando il cesto rimanevo incantato e non sapevo più riconoscere il più bello. Così continuai a cercare, e cercare ancora, e il mio cesto fu presto colmo.

Decisi allora di ritornare, quando un vento dispettoso venne e cominciò a soffiare e soffiare sempre più forte, finché perduto il mio cammino, turbinando mi portò con sé. Quando la bufera si placò, mi ritrovai nei pressi di una capanna, sperduta tra i monti. Qui viveva un bambino molto povero; non aveva i soliti giocattoli delle vetrine di città, ma era ricco di fantasia e ogni volta sapeva inventare o creare nuovi giochi, usando sassi, fili d’erba e pezzi di legno.

Lo vidi correre e saltare nel suo piccolo regno, quand’ecco trovò fra l’erba del prato un foglio di carta leggera che il vento aveva lasciato cadere. Lo raccolse, lo porto in casa e lo colorò con l’unico pastello che possedeva, di un bel rosso vivo. Ritagliò i petali delicati e li cucì tra loro con un sottile filo nero. Ne nacque un fiore così bello, come non ne avevo mai visto. Lasciai in dono al bambino il cesto con tutti i fiori raccolti, e gli chiesi in cambio quel suo unico fiore.

Intanto che raccontava, il piccolo folletto aprì la piccola scatola, e alla vista di quel fiore tanto intenso quanto delicato, tutti rimasero incantati. Allora il più vecchio disse:"Piccolo Evelino, hai scelto col cuore. Il fiore che hai portato verrà dato alla Terra, perché lo custodisca, e possa farlo nascere. Esso fiorirà nei campi di grano, e tra le spighe selvatiche sul ciglio dei fossi; mischierà il suo colore a quello del sole, perché sempre si ricordi che nacque per portare gioia e serenità."

Quando poi il sole vide il nuovo fiore rosseggiare tra le spighe dorate, commosso per il dono ricevuto,lo ricambiò donandogli la sua luce. E ancora oggi, nel tramonto delle sere d’estate, i papaveri, come fiammelle accese, portano memoria di quel tempo che fu.

Marco Giussani

papavero
Il fiore di papavero è generoso.
(Kurt Cobain)

venerdì 27 luglio 2012

Rosa

rosa
Una città non vale più di un giardino di rose.
(José Santos Chocano)

mercoledì 25 luglio 2012

Girasole ... e tre!

girasole
Accada quel che accada, anche il sole del giorno peggiore tramonta.
(Proverbio cinese)

martedì 24 luglio 2012

Magia....

Ringrazio la modella Marta per la santa pazienza :)

magia...
Tutto è magia, o niente.
(Novalis)

martedì 17 luglio 2012

Vespa

Vespa
Le api avevano fatto i favi su un'alta quercia; i fuchi, buoni a nulla, dicevano che erano i loro. La lite fu portata in tribunale, giudice fu la vespa. Questa, conoscendo benissimo la razza di entrambi, presentò alle due parti la seguente proposta: "Il vostro corpo non è dissimile e uguale è il colore, quindi ben a ragione il caso è dubbioso. Ma perché io, scrupolosa come sono, non sbagli per mancanza di cautela, prendete queste arnie e versate il frutto del vostro lavoro nelle celle, in modo che dal sapore del miele e dalla forma del favo appaia chi sia l'autore dei favi, su cui ora si discute." I fuchi rifiutano, alle api invece la condizione piace.
Allora la vespa pronunziò la seguente sentenza: "è palese chi non può farli e chi li ha fatti. Perciò restituisco alle api il loro prodotto".
Avrei passato sotto silenzio questa favola, se i fuchi non avessero ricusato di stare ai patti.

(Fedro)

lunedì 16 luglio 2012

Vedere il mondo con l'occhio di un pesce

Mi sono fatto il regalo di compleanno con qualche giorno di anticipo.
Oggi è arrivato il Samyang fish-eye 8mm 3.5. Scelto dopo aver letto la recensione su photo professional di qualche mese fa. L'unica pecca che non è automatizzato quindi la messa a fuoco va cercata manualmente, ma per il resto è un ottimo obiettivo con un eccellente rapporto qualità/prezzo.

Samyang 8mm F3.5
Logicamente un po' devo prendere ancora confidenza con il piccolino, ma ecco già una prima foto. Come si nota non produce il tipico effetto a "sfera", ma una distorsione a barilotto che la ditta koreana ha addirittura brevettato e registrato.

Sissy Fish-Eye
Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto.
(John Hedgecoe)

Girasole

Girasole
I fiori e il sole sono la sola bellezza che renda tollerabile la vita.
(Virgilio Brocchi)

giovedì 12 luglio 2012

Educa sempre il tuo spirito e non smettere mai di imparare

Sopresa gratita in posta: è arrivato il libro "Corso completo di fotografia del National Geographics".
Già perché non bisogna mai smettere di cercare di migliorarsi.


La fotografia coinvolge entrambi gli emisferi del nostro cervello: sia il logico sinistro sia l'intuitivo destro. Il lato logico aiuta ad utilizzare i meccanismi della fotocamera; quello intuitivo giuda la scelta del soggetto, composizione e finalità comunicativa di una foto.

Lago d'Orta

Lago d'Orta
Minuscole onde circolari posavano l'acqua del lago sulla riva, come spedite, lì, da lontano.
(Alessandro Baricco)

mercoledì 11 luglio 2012

Il primo semaforo della storia

Intorno al 1920, Potsdamer Platz era il fulcro della metropoli più vivace e irriverente d'Europa. Vi si trovavano i caffè letterari più frequentati, gli alberghi e i negozi più raffinati, i cabaret più alla moda che già portavano in scena l'orgoglio gay; insomma attraversavano questa zona ogni giorno circa 600 tram con il risultato di un traffico così intenso che qui fu montato nel 1920 il primo semaforo del mondo.

Potsdamer Platz
Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono!
(Toto')

martedì 10 luglio 2012

Potsdamer Platz pt.3

Il risultato visibile oggi è un buon compromesso tra tutte queste diverse esigenze, un misto di area urbana all’americana, nei pressi del Sony Centre, e di tradizionale piazzetta alberata all’europea, in Marlene Dietrich Platz. Potsdamer Platz è facilmente raggiungibile con la linea metropolitana U-Bahn e la ferroviaria S-Bahn, a pochi passi da Tiergarten. È una zona d’importanza primaria per gli affari, grazie alle ardite architetture e a un patrimonio immobiliare degno della capitale. Qui è stata trasferita, dal 2000, la sede dell’evento più glamour dell’anno: il Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il tappeto rosso si stende ogni febbraio per accogliere cineasti e grandi star mondiali di fronte al Palazzo della Berlinale (Berlinale Palast), in Marlene Dietrich Platz.
Potsdamer Platz
Il destino dell'architetto è il più strano di tutti. Molto spesso mette tutta la sua anima, tutto il suo cuore e passione nel creare edifici nei quali non entra mai di persona.
(Johann Wolfgang von Goethe)

lunedì 9 luglio 2012

Girasole

Clizia era una giovane ninfa, innamorata persa del Sole, pertanto lo seguiva tutto il giorno mentre lui guidava il suo carro di fuoco per tutto l'arco del cielo. Il sole, dapprima fu lusingato e un pochino intenerito da quella devozione... credette di esserne a sua volta innamorato e decise di sedurla cosa non difficile per lui!
Ma ben presto il Sole si stancò dell'amore di Clizia e le diede, come suol dirsi... il benservito rivolgendo altrove le sue attenzioni.
La povera ninfa pianse ininterrottamente per nove giorni interi. Immobile in mezzo a un campo, osservava il suo amore attraversare il cielo sul suo carro di fuoco.
Così, pian piano, il suo corpo si irrigidì, trasformandosi in uno stelo sottile ma resistente, i suoi piedi si conficcarono nella terra mentre i suoi capelli diventarono una gialla corolla; si era trasformata in un fiore bellissimo color dell'oro... Il girasole...
Ma anche nella sua nuova forma la piccola ninfa innamorata continua tuttora a seguire il suo amore durante il giro nel cielo.

girasole
Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

(Quasimodo)

venerdì 6 luglio 2012

Polaroid

polaroid
polaroid

Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
(Ansel Adams)
blipper
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