Ad un certo punto mi ha molto colpito il discorso della protagonista femminile, sull'amore e sulla sua esistenza, ve ne riporto un breve estratto:
"Deve esserci un momento giusto? A ogni modo, a che punto sei arrivata?"
"A rendermi conto che devo aprire gli occhi sulla realtà. Appartengo a una generazione educata ai miti romantici, alla poesia e soprattutto al cinema. L'amore è una specie di inseguimento al Principe Azzurro. Nessuno mi ha mai spiegato che l'amore è la risultante chimica di un mucchio di fattori che mi sfuggono, come la compatibilità dei geni! Nel mio universo il colpo di fulmine è quasi divino, non chimico. Il concetto di amore per fattore cognitivo mi è estraneo, non sapevo che il mio corpo fabbricasse un ormone per creare la dipendenza dall'altro agli inizi di una relazione, per poi cessare di produrlo con il tempo. L'amore che mi aspetto è luminoso, pieno di cliché. Quello che si trova in natura è solo chimico ed effimero, non è fatto che per unire due individui in vista della procreazione."
"Perché parli di amore chimico?"
"Ho letto dei libri sull'argomento. Volevo sapere che cosa raccontasse la scienza a proposito dell'amore. La scienza dice che l'amore è bestiale e quasi... logico. La natura non si prende alcun rischio, sin dal principio ha sistemato tutti gli elementi al loro posto per assicurarsi che le sue creazioni possano sopravvivere, e dunque riprodursi. La funzione della chimica è obbligarci a provare attrazione l'uno per l'altro, ad accoppiarci. Il problema è che io sono guidata nella mia visione dell'amore dai miei riferimenti, dall'educazione. L'amore che desidero è quello di un uomo virile ma sensibile, galante ma selvaggio, romantico ma con i piedi per terra. Non si fonda su una visione conflittuale di due creature guidate dagli istinti naturali per sopravvivere."
"In effetti, è una visione... limitata di quello che siamo." "No, realistica. Oggi devo imparare a... 'sformattarmi'. Perché è questo che siamo, formattati: da un'epoca, dalla civiltà e dai costumi del momento. Prendi i canoni di bellezza, per esempio. Cambiano con i secoli. Se un uomo desse retta all'istinto, sarebbe attirato da una donna con i fianchi larghi e i seni abbondanti, pronta ad avere bambini, e con qualche chilo in più, segno di riserve per i momenti duri, ma non troppo grassa in modo da provare la sua buona salute. È questo tipo di donna che dovrebbe piacere alla maggioranza degli uomini, e non quei fisici filiformi, persino anoressici, che si chiamano top model, e che tuttavia fanno sbavare i maschi. Fin da piccoli sono stati 'educati' a dimenticare gli istinti e a fare come tutti: corrispondere a ciò che l'ambiente detta loro." Esitò, prima di aggiungere: "Non siamo che i cagnolini di un sistema che gioca con noi. Un sistema composto di milioni di esseri umani che tirano da tutte le parti, finché una tensione più forte non li porta temporaneamente verso una certa direzione. Ma considerando quello che ho scoperto in questi giorni, mi domando se tale sistema in definitiva non sia il frutto di un pugno di individui, che lo modellano a loro piacimento facendo credere il contrario..." Scrollò il capo. "Non posso escludermi da questo sistema, non ho alternativa, devo farne parte, e quindi ho bisogno di imparare di nuovo che cos'è l'amore, essere capace di accettarlo per quello che è: una condizione plasmata dalla nostra società. L'amore che sognavo era tranquillo e... bucolico. Quello che forse mi aspetta è bellicoso e culturale."
Insomma l'amore, questo benedetto amore, quello con la A maiuscola esiste od è un solo rassegnarci a non restare soli e cercare qualcuno con cui condividere un pezzo di vita? E' davvero solo chimica o è qualcosa di spirituale? E' solo Oxitocina che è un ormone che negli esseri umani controlla i rapporti sociali ed affettivi?
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Jung, Carl Gustav