martedì 31 luglio 2012

Papavero

In un tempo lontano accadde un giorno che il Sole, mentre camminava attraverso la volta celeste, cominciò a dolersi dicendo: "Oh! Questi giorni d’estate sono così lunghi,e nemmeno una nuvoletta che mi faccia compagnia. In questi giorni il tempo sembra, non passare mai !

Gli spiriti dell’aria che udirono le sue parole, non sapendo cosa fare, decisero di chiedere aiuto ai folletti dei boschi. Questi si riunirono e discussero a lungo, perché era veramente difficile trovare qualcosa di così bello e sempre nuovo,così da vincere la malinconia del sole.

Pensa e ripensa, discuti e ridiscuti, alla fine tutti si convinsero che non c’era niente di più bello e vario dei fiori. "Chiederemo alla terra di inventare un nuovo fiore", disse uno,ma il folletto più vecchio e saggio disse:

"Il fiore che doneremo al Sole, in segno di ringraziamento, dovrà essere un fiore speciale, un fiore nuovo e mai visto, dovrà nascere dai sogni di un bambino". Fu dunque deciso. Tutti partirono alla ricerca di fiori, sognati, inventati, o disegnati dai bambini di tutta la terra.

I giorni passarono e dopo un lungo cercare, si ritrovarono nel cuore del bosco. Ognuno portava con sé le immagini bellissime dei fiori sognati dai bambini che avevano incontrato nel loro peregrinare.

Erano fiori grandi e piccoli, umili e sfarzosi, fiori di carta o di seta, fiori di cristallo o di semplici fili d’erba intrecciati, fiori d’oro o d’argento. Era veramente difficile scegliere il fiore più bello, tanto che i folletti
cominciarono a discutere e a litigare tra di loro.

Ma ecco, che la porta si aprì lentamente, cigolando, nel silenzio improvviso che regna nel cuore della foresta: nessuno dei folletti si era accorto che il più piccolo di loro non era ancora ritornato dal suo viaggio. Lo videro entrare ancora affannato e stanco per il lungo cammino, e con sé, non aveva che una piccolissima scatola.

Tutti lo osservarono con curiosità, e pensando che tanta fatica lo aveva portato a quella scatolina insignificante, scoppiarono in una fragorosa risata. Ma il più vecchio e saggio, li zittì, chiedendo al piccolo Evelino, di raccontare per primo la sua storia.

Ancora ansante e un poco intimorito, Evelino cominciò il suo racconto: "Ho viaggiato nei sogni dei bambini, ed ogni volta credevo di aver trovato il fiore più bello, così lo raccoglievo e lo portavo con me. Ma quando lo riponevo nel cesto con gli altri fiori, rimanevo stupito e guardando il cesto rimanevo incantato e non sapevo più riconoscere il più bello. Così continuai a cercare, e cercare ancora, e il mio cesto fu presto colmo.

Decisi allora di ritornare, quando un vento dispettoso venne e cominciò a soffiare e soffiare sempre più forte, finché perduto il mio cammino, turbinando mi portò con sé. Quando la bufera si placò, mi ritrovai nei pressi di una capanna, sperduta tra i monti. Qui viveva un bambino molto povero; non aveva i soliti giocattoli delle vetrine di città, ma era ricco di fantasia e ogni volta sapeva inventare o creare nuovi giochi, usando sassi, fili d’erba e pezzi di legno.

Lo vidi correre e saltare nel suo piccolo regno, quand’ecco trovò fra l’erba del prato un foglio di carta leggera che il vento aveva lasciato cadere. Lo raccolse, lo porto in casa e lo colorò con l’unico pastello che possedeva, di un bel rosso vivo. Ritagliò i petali delicati e li cucì tra loro con un sottile filo nero. Ne nacque un fiore così bello, come non ne avevo mai visto. Lasciai in dono al bambino il cesto con tutti i fiori raccolti, e gli chiesi in cambio quel suo unico fiore.

Intanto che raccontava, il piccolo folletto aprì la piccola scatola, e alla vista di quel fiore tanto intenso quanto delicato, tutti rimasero incantati. Allora il più vecchio disse:"Piccolo Evelino, hai scelto col cuore. Il fiore che hai portato verrà dato alla Terra, perché lo custodisca, e possa farlo nascere. Esso fiorirà nei campi di grano, e tra le spighe selvatiche sul ciglio dei fossi; mischierà il suo colore a quello del sole, perché sempre si ricordi che nacque per portare gioia e serenità."

Quando poi il sole vide il nuovo fiore rosseggiare tra le spighe dorate, commosso per il dono ricevuto,lo ricambiò donandogli la sua luce. E ancora oggi, nel tramonto delle sere d’estate, i papaveri, come fiammelle accese, portano memoria di quel tempo che fu.

Marco Giussani

papavero
Il fiore di papavero è generoso.
(Kurt Cobain)

venerdì 27 luglio 2012

Rosa

rosa
Una città non vale più di un giardino di rose.
(José Santos Chocano)

mercoledì 25 luglio 2012

Girasole ... e tre!

girasole
Accada quel che accada, anche il sole del giorno peggiore tramonta.
(Proverbio cinese)

martedì 24 luglio 2012

Magia....

Ringrazio la modella Marta per la santa pazienza :)

magia...
Tutto è magia, o niente.
(Novalis)

martedì 17 luglio 2012

Vespa

Vespa
Le api avevano fatto i favi su un'alta quercia; i fuchi, buoni a nulla, dicevano che erano i loro. La lite fu portata in tribunale, giudice fu la vespa. Questa, conoscendo benissimo la razza di entrambi, presentò alle due parti la seguente proposta: "Il vostro corpo non è dissimile e uguale è il colore, quindi ben a ragione il caso è dubbioso. Ma perché io, scrupolosa come sono, non sbagli per mancanza di cautela, prendete queste arnie e versate il frutto del vostro lavoro nelle celle, in modo che dal sapore del miele e dalla forma del favo appaia chi sia l'autore dei favi, su cui ora si discute." I fuchi rifiutano, alle api invece la condizione piace.
Allora la vespa pronunziò la seguente sentenza: "è palese chi non può farli e chi li ha fatti. Perciò restituisco alle api il loro prodotto".
Avrei passato sotto silenzio questa favola, se i fuchi non avessero ricusato di stare ai patti.

(Fedro)

lunedì 16 luglio 2012

Vedere il mondo con l'occhio di un pesce

Mi sono fatto il regalo di compleanno con qualche giorno di anticipo.
Oggi è arrivato il Samyang fish-eye 8mm 3.5. Scelto dopo aver letto la recensione su photo professional di qualche mese fa. L'unica pecca che non è automatizzato quindi la messa a fuoco va cercata manualmente, ma per il resto è un ottimo obiettivo con un eccellente rapporto qualità/prezzo.

Samyang 8mm F3.5
Logicamente un po' devo prendere ancora confidenza con il piccolino, ma ecco già una prima foto. Come si nota non produce il tipico effetto a "sfera", ma una distorsione a barilotto che la ditta koreana ha addirittura brevettato e registrato.

Sissy Fish-Eye
Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto.
(John Hedgecoe)

Girasole

Girasole
I fiori e il sole sono la sola bellezza che renda tollerabile la vita.
(Virgilio Brocchi)

giovedì 12 luglio 2012

Educa sempre il tuo spirito e non smettere mai di imparare

Sopresa gratita in posta: è arrivato il libro "Corso completo di fotografia del National Geographics".
Già perché non bisogna mai smettere di cercare di migliorarsi.


La fotografia coinvolge entrambi gli emisferi del nostro cervello: sia il logico sinistro sia l'intuitivo destro. Il lato logico aiuta ad utilizzare i meccanismi della fotocamera; quello intuitivo giuda la scelta del soggetto, composizione e finalità comunicativa di una foto.

Lago d'Orta

Lago d'Orta
Minuscole onde circolari posavano l'acqua del lago sulla riva, come spedite, lì, da lontano.
(Alessandro Baricco)

mercoledì 11 luglio 2012

Il primo semaforo della storia

Intorno al 1920, Potsdamer Platz era il fulcro della metropoli più vivace e irriverente d'Europa. Vi si trovavano i caffè letterari più frequentati, gli alberghi e i negozi più raffinati, i cabaret più alla moda che già portavano in scena l'orgoglio gay; insomma attraversavano questa zona ogni giorno circa 600 tram con il risultato di un traffico così intenso che qui fu montato nel 1920 il primo semaforo del mondo.

Potsdamer Platz
Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono!
(Toto')

martedì 10 luglio 2012

Potsdamer Platz pt.3

Il risultato visibile oggi è un buon compromesso tra tutte queste diverse esigenze, un misto di area urbana all’americana, nei pressi del Sony Centre, e di tradizionale piazzetta alberata all’europea, in Marlene Dietrich Platz. Potsdamer Platz è facilmente raggiungibile con la linea metropolitana U-Bahn e la ferroviaria S-Bahn, a pochi passi da Tiergarten. È una zona d’importanza primaria per gli affari, grazie alle ardite architetture e a un patrimonio immobiliare degno della capitale. Qui è stata trasferita, dal 2000, la sede dell’evento più glamour dell’anno: il Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il tappeto rosso si stende ogni febbraio per accogliere cineasti e grandi star mondiali di fronte al Palazzo della Berlinale (Berlinale Palast), in Marlene Dietrich Platz.
Potsdamer Platz
Il destino dell'architetto è il più strano di tutti. Molto spesso mette tutta la sua anima, tutto il suo cuore e passione nel creare edifici nei quali non entra mai di persona.
(Johann Wolfgang von Goethe)

lunedì 9 luglio 2012

Girasole

Clizia era una giovane ninfa, innamorata persa del Sole, pertanto lo seguiva tutto il giorno mentre lui guidava il suo carro di fuoco per tutto l'arco del cielo. Il sole, dapprima fu lusingato e un pochino intenerito da quella devozione... credette di esserne a sua volta innamorato e decise di sedurla cosa non difficile per lui!
Ma ben presto il Sole si stancò dell'amore di Clizia e le diede, come suol dirsi... il benservito rivolgendo altrove le sue attenzioni.
La povera ninfa pianse ininterrottamente per nove giorni interi. Immobile in mezzo a un campo, osservava il suo amore attraversare il cielo sul suo carro di fuoco.
Così, pian piano, il suo corpo si irrigidì, trasformandosi in uno stelo sottile ma resistente, i suoi piedi si conficcarono nella terra mentre i suoi capelli diventarono una gialla corolla; si era trasformata in un fiore bellissimo color dell'oro... Il girasole...
Ma anche nella sua nuova forma la piccola ninfa innamorata continua tuttora a seguire il suo amore durante il giro nel cielo.

girasole
Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

(Quasimodo)

venerdì 6 luglio 2012

Polaroid

polaroid
polaroid

Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
(Ansel Adams)

Potsdamer Platz pt.2

La storia di Potsdamer Platz è caratterizzata da tre fasi distinte, in ciascuna delle quali la zona, più che una piazza, è sempre stata uno snodo centrale. Negli anni Venti del secolo scorso, qui fu installato il primo impianto d’illuminazione stradale d’Europa, dando luce a quello che allora era il cuore della più attiva e frenetica città europea, piena di traffico, negozi e divertimenti. Ridotta a un cumulo di macerie dopo la Seconda guerra mondiale e fino al 1989, la zona fu la terra di nessuno che divideva l’est dall’ovest. La terza fase cominciò nel 1989, con la caduta del Muro, quando un consorzio d’investitori internazionali e alcuni tra i più grandi architetti al mondo: Renzo Piano, Helmut Jahn, Richard Rogers, Arata Isozachi e Rafael Moreno, ne progettarono la “resurrezione”.

Potsdamer Platz
L'architettura è la testimonianza dell'aspirazione dell'uomo a vincere il tempo innalzando l'ordine nello spazio.
(Hermann Broch)

giovedì 5 luglio 2012

Potsdamer Platz

Potsdamer Platz è il più sorprendente esempio di come, negli anni Novanta, il rinnovamento urbano abbia potuto trasformare Berlino nella “Nuova Berlino” di oggi. Di fatto, la piazza non è una vera e propria piazza, ma una zona costituita da tre aree, note come Daimler City, o Area Daimler Chrysler (1998), Sony Center (2000) e Besheim Centre (2004), che hanno letteralmente reinventato un terreno desolato dove fino al 1989 il Muro separava Berlino Est da Berlino Ovest.

Potsdamer Platz 
Berlino è la più nuova città in cui io sia stato. Anche Chicago apparirebbe vecchia e grigia al confronto.
(Mark Twain)

mercoledì 4 luglio 2012

L'importanza del plugin giusto: Topaz Adjust 5

Vi sono infinità di Add-on per photoshop, in grado di fare praticamente di tutto. Oggi voglio mostrarvi le capacità di Topaz Adjust 5. Un plugin che permette di dare un tocco nuovo ai nostri scatti con un semplice click.
Bodio Lomnago 

Nuove categorie preimpostate con con oltre 100 preset, per ogni desiderio, che vanno dalla regolazione del colore e della sua temperatura, passando per le impostazioni HDR fino ad arrivare agli effetti pellicola.

Panta rei

panta rei
Vedo il mondo a tutto tondo
che rimbalza sopra e sotto di me..
Vedo il mondo e sullo sfondo
biondo il sole che si è spento eiè...
Tutt' intorno piove un cielo
fatto a cerchi in bianco e nero, e Chagall...
Su una nuvola di fiori
suona musica a colori per me...

(Negrita - Io sono)

Noi, ragazzi dello zoo di Berlino pt.2

Orso Bianco
Condor
il riposo della tigre
Oche da ingrasso, squali da piscina
jene ridens piene di motivi
civette da spasso, cani a bocca piena
sirene da morirci se le vedi.
Mosche da merda, cobra alla catena
poiane sempre sugli stessi rami
faine alla corda, vampiri di mattina,
camaleonti sempre troppo uguali
e, amico, che ti piaccia o no, è così
e lo zoo è qui

(Ligabue - Lo zoo è qui")

martedì 3 luglio 2012

Michael "Nick" Nichols: una vita sperimentando

Soprannominato l'indiana Jones della fotografia, è una delle punte di diamante del National Geographics. Nella sua carriera non ha mai incontrato un ostacolo che non sia riuscito a superare. Il suo credo: sperimentare. Come  vi direbbe lui: "siete in missione in Africa per qualche mese e finite la pellicola per la luce diura?  Utilizzate quella con la sensibilità minore che avete. Amici e conoscenti usano solo pellicole in bianco e nero? Beh, voi scattate a colori e con il flash".

© Michael "Nick" Nichols

Dalla documentazione del lavoro di Jane Goodall e dei suoi amati gorilla di montagna, all'epopea di Megatransect , la traversata a piedi dell'Africa con Mike Fay , che ha portato alla creazione di numerose aree protette, Nichols si è sempre considerato in missione: dare voce, con i suoi scatti, alle specie che non possono difendersi, dice, è un obbligo prima che un mestiere e un piacere.

Noi, ragazzi dello zoo di Berlino

Il giardino zoologico di Berlino (Zoologischer Garten Berlin) è uno dei più grandi zoo della Germania e vanta numerose specie animali, circa 14 mila, provenienti da tutto il mondo. Più di 2,5 milioni di visitatori annuali si recano allo zoo per ammirare, ad esempio, il varano di Komodo e il magnifico acquario, il bambustar, un panda gigante, le numerose scimmie, gli animali notturni e il famoso e simpatico orso polare Knut. Oltre ad avere la possibilità di dare da mangiare ai cuccioli, ci si può rilassare passeggiando tra i giardini e i laghetti che si trovano all’interno dello zoo.

cigno nero
cigno nero

castoro
castoro
rinoceronte
rinoceronte
Cavallo da corsa, cavallo da soma
cavallo non ancora catturato
Lupo da branco, lupo da solo
il lupo tanti agnelli e niente denti, che peccato
che peccato, che peccato, che peccato
Scimmia da spalla, scimmia da pianola
scimmia brava per la nocciolina
Toro da sagra, toro botta sola
toro solo andata da corrida
e, amico, che ti piaccia o no, è così
e lo zoo è qui

(Ligabue - Lo zoo è qui")

lunedì 2 luglio 2012

Ridondanza

Già in passato avevamo discusso del fatto che alcune foto rendono meglio in b/n. Eccone un altro esempio:
B/N
Mentre nella foto a colori perdiamo gran parte dei dettagli:

a colori
Perchè fai tutte foto in bianco e nero?
- Bella domanda non lo so... per vedere tutte le ombre.
- Come i ricordi in bianco e nero?
- Sì esatto più o meno. ..
- I miei ricordi sono a colori... ma che succede se i ricordi sbiadiscono?

(dal film "Genitori all'improvviso")

Riflessione

Il Museo Ebraico di Berlino è dalla sua apertura nel 2001 una delle istituzioni emergenti nel paesaggio museale europeo. Con le sue mostre e le sue collezioni, ma anche grazie al suo programma di manifestazioni e alle attività didattiche, esso è diventato un nucleo vitale della storia e della cultura ebraico-tedesche, inteso come luogo di ricerca, di dibattito e di scambio di opinioni.

"camminata sensoriale" 
In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.
(Saul Bellow)
blipper
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