lunedì 28 febbraio 2011

Exposure Fusion v.1

Da Macrofotografia in Giardino 2011

Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha l'impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio.
(Renoir)

venerdì 25 febbraio 2011

giovedì 24 febbraio 2011

Rojo

Da Macrofotografia in Giardino 2011

Due graziose bacche presero forma sullo stesso stelo, parevano due corpi ma erano un cuore solo...
(William Shakespeare)

mercoledì 23 febbraio 2011

Fioriscono....

Da Macrofotografia in Giardino 2011


Ci sono delle piogge primaverili deliziose in cui il cielo sembra piangere di gioia.
(Paul-Jean Toulet)

martedì 22 febbraio 2011

Uno scorcio di primavera

Da Macrofotografia in Giardino 2011

I fiori della primavera sono i sogni dell'inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
(Khalil Gibran)

lunedì 21 febbraio 2011

Tramonto sulla torbiera

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta


Sapete, è geniale questa cosa che i giorni finiscono. E’ un sistema geniale. I giorni e poi le notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c’è del genio. E là dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo. I tramonti.
(Alessandro Baricco)

venerdì 18 febbraio 2011

Sunset

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta

Ancora abbiamo perso questo tramonto.
Nessuno stasera ci vide con le mani unite
mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del ponente sui monti lontani.

A volte, come una moneta
si incendiava un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima stretta
da quella tristezza che tu mi conosci.

Allora dove eri ?
Tra quali genti?
Che parole dicendo?
Perchè mi arriva tutto l'amore d'un colpo
quando mi sento triste e ti sento così lontana?

Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto
e come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa.
Sempre, sempre ti allontani nelle sera
dove corre il tramonto cancellando statue.
(Pablo Neruda)

giovedì 17 febbraio 2011

gli sgommati



La satira va somministrata con l'imparzialità d'una perfetta burocrazia: senza un occhio di riguardo per nessuno.
(Dino Basili)

Un'idea è al tramonto, quando non trova più nessuno capace di difenderla anche a prezzo della vita

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta

Affidami alle ali del vento
e fa che i miei occhi ammirino
sempre un tramonto dorato.
Fa che io voli alta nel cielo
sicura come un'aquila
e la mia anima ascolti
il sussurro della pioggia.
(Poesia degli indiani d'America)

mercoledì 16 febbraio 2011

martedì 15 febbraio 2011

in dissolvenza

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta

Non sarebbe possibile dissolvere ogni timore intorno alle cose di maggior importanza se non si sapesse quale sia la natura dell'universo, ma si vivesse in sospettoso timore delle cose che ci raccontano i miti; non sarebbe possibile cogliere i piaceri nella loro purezza senza la scienza della natura.
(Epicuro)

lunedì 14 febbraio 2011

Anatroccoli

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta

Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina.
(Henry Ford)

venerdì 11 febbraio 2011

HDR vs Exposure Fusion

Per prima cosa cerchiamo di capire cosa sono queste due tecniche:
  • L'HDR, acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in grafica computerizzata e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi. Le tecniche HDR sono fondate sulla natura fisica della luce. Per i calcoli si utilizzano le stesse unità di misura della fotometria, dove, per esempio, al sole viene assegnato un valore di luminosità milioni di volte più grande di quello del monitor del personal computer. L'HDR dà la possibilità di immortalare una scena avendo poi il totale controllo sull'immagine finale; ad esempio è possibile esporre nuovamente la foto, correggendo o perfezionando il risultato finale. © wikipedia
  • Exposure Fusion è una tecnica che partendo da una serie di foto ne produce una nuova prendendo le parti correttamente esposte. A prima vista potrebbe sembrare una specie di hdr, ma non ha bisogno di creare un’immagine intermedia e di effettuare il tone mapping. L’algoritmo seleziona i pixel delle varie immagini in base a saturazione, contrasto e luminosità. Rispetto alle foto hdr questo genere di foto è molto più rapida da generare ed ha meno problemi con gli aloni attorno agli oggetti tipici delle foto hdr. Soprattutto quest’ultimo punto consente di avere foto più reali e naturali. © www.clickblog.it
Per realizzare uno scatto con questo tecnica occorre usare il bracketing della nostra macchina fotografica, realizzando così tre scatti con esposizioni diverse: esposizione normale, sovraesposta e sottoesposta. Logicamente è consigliabile usare un cavalletto, un telecomando (o in mancanza l'autoscatto ritardato) e se possibile bloccare lo specchio della reflex per evitare piccole vibrazioni.

Nel nostro caso ecco i tre scatti dell'ultima fioritura dell'Orchidea:

Da HDR vs Exposure Fusion
ad esposizione normale

Da HDR vs Exposure Fusion
sottoesposta

Da HDR vs Exposure Fusion
sovraesposta

Ora utilizzando photoshop (file -> automatizza) si può creare la foto in HDR:

Da HDR vs Exposure Fusion


Mentre per l'Exposure Fusion si può utilizzare alcuni software ad hoc, come nel nostro caso Photomatrix.

Da HDR vs Exposure Fusion

Come si nota le due foto sono abbastanza differenti, personalmente trovo lo scatto post prodotto con photomatrix (Exposure Fusion) più reale con colori più vivaci e aderenti alla realtà, mentre negli scatti hdr le foto sembrano quasi eteree.

Voi che ne pensate? quale preferite?
Da HDR vs Exposure Fusion

La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte.
(Isabel Allende)

Lungo Lago

Da Lago di Iseo - Monte Isola - Franciacorta

Chi cade nell'acqua è forza che si bagni.
(Giovanni Verga)

giovedì 10 febbraio 2011

il giorno del ricordo

Con massacri delle foibe o, più comunemente foibe, si intendono gli eccidi perpetrati per motivi etnici e/o politici ai danni della popolazione italiana di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, durante ed immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, per lo più compiuti dall' Esercito popolare di liberazione iugoslavo. Negli eccidi furono coinvolti prevalentemente cittadini di etnia italiana e, in misura minore e con diverse motivazioni, anche cittadini italiani di etnia slovena e croata.

Il nome deriva dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono gettati e, successivamente, rinvenuti i cadaveri di centinaia di vittime, localmente chiamati appunto "foibe". Per estensione i termini "foibe" ed il neologismo "infoibare" sono in seguito diventati sinonimi degli eccidi, che in realtà furono, in massima parte, perpetrati in modo diverso.



Dopo giorni di dura prigionia, durante i quali fummo spesso selvaggiamente percossi e patimmo la fame, una mattina, prima dell'alba, sentii uno dei nostri aguzzini dire agli altri "facciamo presto, perché si parte subito". Infatti poco dopo fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una collinetta dove, mediante un filo di ferro, ci fu appeso alle mani legate un masso di almeno 20 k. Fummo sospinti verso l'orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera. Uno di noi, mezzo istupidito per le sevizie subite, si gettò urlando nel vuoto, di propria iniziativa. Un partigiano allora, in piedi col mitra puntato su di una roccia laterale, c'impose di seguirne l'esempio. Poiché non mi muovevo, mi sparò contro. Ma a questo punto accadde il prodigio: il proiettile anziché ferirmi spezzò il filo di ferro che teneva legata la pietra, cosicché, quando mi gettai nella foiba, il masso era rotolato lontano da me. La cavità aveva una larghezza di circa 10 m. e una profondità di 15 sino la superficie dell'acqua che stagnava sul fondo. Cadendo non toccai fondo e tornato a galla potei nascondermi sotto una roccia. Subito dopo vidi precipitare altri quattro compagni colpiti da raffiche di mitra e percepii le parole "un'altra volta li butteremo di qua, è più comodo", pronunciate da uno degli assassini. Poco dopo fu gettata nella cavità una bomba che scoppiò sott'acqua schiacciandomi con la pressione dell'aria contro la roccia. Verso sera riuscii ad arrampicarmi per la parete scoscesa e guadagnare la campagna, dove rimasi per quattro giorni e quattro notti consecutive, celato in una buca. Tornato nascostamente al mio paese, per tema di ricadere nelle grinfie dei miei persecutori, fuggii a Pola. E solo allora potei dire di essere veramente salvo.
(dichiarazione di Radeticchio)

mercoledì 9 febbraio 2011

Una mela al giorno... leva il medico di torno...



Sun't el fiö del Guglielmo Tell, che l'era un gran òmm
però de me, i geent, i se regòrden gnanca el nòmm
e pensà che sèri mè, quel fiöö cun la poma in söe la cràpa
e pudèvi mea tremà e pregàvi..."sperèmm che la ciàpa !"
E i geent i me vardàven tücc, i me vardàven giò la finestra
i öcc i me puntàven tücc, ma me vardàvi la balestra...

"Dài papà,dài papà...Proviamo almeno con l'anguria..."
"Non dubitar di me figlio mio, lo sai che divento una furia!"
"Dài papà, dài papà...Proviamo almeno col melone..."
"Non si può figlio mio, tu lo sai... e poi non è neanche la stagione..."
"Dai papà,daipapà...Proviamo almeno col pompelmo..."
"Non temere figliolo, tuo papà si chiama Guglielmo !"

Però l'è mea pö taant bèll...vèss el fiöö del Guglielmo Tell
perché me de quèla volta sun in giir cun là el patèll
e sun cunteent per el mè pà, che l'han fatto eroe nazionale
ma da allora se vedo una mela comincio a stare male...ma male

El papà l'era giò in fuund, l'era giò ch'el ciapàva la mira
e me südavi frècc perché tra l'altro el segütava e segütava a beev giò bìra...
"Desmètela de beev, papà, se no te ghe vedet dùpi"
"Niente paura figliolo, maal che vàda...te cùpi !"
Ecco lo sento, lo sento...adesso scocca!
Chi è quel bigolo che ha parlato
come sarebbe a dire:
"Proviamo con l'albicocca ?"

Perché l'è mea pö taant bèll...vèss fiöö del Guglielmo Tell...

Sun't el fiöö del Guglielmo Tell
che s'è mea sbassàa a salüdà un capèll...



Sono il figlio di Guglielmo Tell, che era un grande uomo
però di me, le persone, non si ricordono neanche il nome...
E pensare che ero io quel bambino con la mela sulla testa
e non potevo tremare e pregavo..."speriamo che la prenda!"
e la gente mi guardava, mi guardavano tutti dalla finestra
tutti gli occhi mi puntavano, ma io guardavo la balestra

"Dai papà , dai papà ...Proviamo almeno con l'anguria"
"Non dubitar di me figlio mio, lo sai che divento una furia !"
"Dai papà , dai papà ...Proviamo almeno col melone"
"Non si può figlio mio, tu lo sai!...e poi non i¨ neanche la stagione"
"Dai papi , dai papi !..Proviamo almeno col pompelmo"
"Non temere figliolo,il tuo papà si chiama Guglielmo !"

Pei non è poi cosi tanto bello essere figlio di Guglielmo tell
perche io da quella volta sono in giro con il patello
e son contento per mio padre, che l'hanno fatto eroe nazionale
ma da allora se vedo una mela comincio a stare male...ma male...

Il papà era giù in fondo, era giù che prendeva la
mira
e io sudavo freddo perche tra l'altro continuava a bere birra...
"Smettila di bere, papà , se no ci vedi doppio"
"Niente paura figliolo, male che vada...ti uccido!"
Ecco lo sento, lo sento...adesso scocca !
"Chi è quel pirla che ha parlato? Come sarebbe a dire:
"Proviamo con l'albicocca ?"

Perche non è poi cosi tanto bello essere figlio di Guglielmo Tell...

Sono il figlio di Guglielmo Tell
che non si è abbassato a salutare un capello...


Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.
(George Bernard Shaw)

martedì 8 febbraio 2011

La valle dei filosofi

Da Giornata del Fai 2008 - Torba & Azzate

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
(William Shakespeare)

lunedì 7 febbraio 2011

bucolico

Da Giornata del Fai 2008 - Torba & Azzate
E' un inverno freddo
che si vive a casa mia
e la nebbia scava dentro
il mio viaggio é l' unica certezza
che ora ho
e la sera lenta sale
Vecchi contadini
che assomigiano un pò a me
stanno lavorando forte
un poeta antico li cantava
come eroi
raccontandone i segreti

Ma dovrò andar via
tu sei me Lombardia

Sono nato in questa
forte e piccola città
e Milano mi ha adottato
con le sue vetrine,
i suoi locali, i suoi metrò
le puttane e i baracchini

penso a quanti giorni
spesi insieme in osteria
con le carte e col bicchiere
penso a quante cose
non so più trovare qua
la mia gente piano muore

Ma dovrò andar via
tu sei me Lombardia

(Timoria - Lombardia)

venerdì 4 febbraio 2011

Ufficiale: avere un cane allunga la vita

Altro che istruttori di Pilates, Spinning, Life Pump, corsi di Gag e Panca-fit; se non avete una palestra vicino a casa non è più il caso di disperarsi. Per mantenersi in forma, infatti, basta avere un cane, certamente il migliore ma anche il più esigente tra i personal trainer. A sostenerlo, sia chiaro, non sono solo gli animalisti convinti ma diversi e rigorosi studi scientifici. Non è più solo un comune sentire, dunque, ma un dato di fatto che vivere in casa con il miglior amico dell'uomo faccia notevolmente aumentare il benessere fisico, migliorando, in particolare, le prestazioni del vostro cuore e la circolazione del vostro sangue.

O meglio, una premessa va fatta. Non è che il solo acquisto del cane comporti in automatico una impennata nella salute del proprietario. Se avete un giardino e lasciate scorrazzare il vostro cagnolino sul prato standovene beatamente seduti a guardarlo state certi che i vostri livelli non si muoveranno di un dito se non magari per il buonumore. Occorre alzarsi dal divano e accompagnare, con costanza, il quadrupede nelle sue abituali passeggiate quotidiane. Una recente ricerca svolta dall'Università di San Diego con l'aiuto di due cliniche veterinarie, pubblicata su Preventive Medicine, ha fornito risultati confortanti per i proprietari non sedentari. Partendo dall'assunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che stabilisce i parametri per migliorare la propria salute in trenta minuti di attività fisica moderata da fare in almeno cinque giorni settimanali ecco che, secondo i dati della ricerca californiana, chi porta il cane a spasso arriva, in media, a camminare per più di tre ore alla settimana. Secondo la compagnia Bob Martin, invece, si è addirittura stabilito che: «Chi ha un cane lo porta a passeggio due volte al giorno per 24 minuti a passeggiata: in totale sono più di 5 ore a settimana. Abbondantemente sopra all'ora e venti di media di chi va in palestra sette giorni».

Certo, uno potrebbe tranquillamente uscire di casa e camminare senza bisogno di un animale al seguito. Ma proprio la presenza di un cane: «Fornisce una motivazione precisa e inderogabile, da mantenere necessariamente a tempo indeterminato» precisa Katherine Hoerster, coordinatrice dell'inchiesta californiana. Con il maltempo, infatti, o nelle ore serali, viene più voglia di abbandonare i programmi di fitwalking che ci eravamo imposti; il fatto, invece, di dover portare fuori il cane, anche solo per i suoi bisogni quotidiani, obbliga il proprietario ad uscire di casa indipendentemente da condizioni climatiche ed orarie, a tutto beneficio della sua salute.
Già lo scorso anno era stato presentato uno studio quasi analogo svolto dalla ricercatrice Cindy Lentino, scienziata della George Washington University School of Public Health and Health Service. Dall'inchiesta era emerso che i proprietari dei cani che non avevano l'abitudine di portare i loro animali a passeggio avevano il 58% di probabilità in più di essere in sovrappeso o sottopeso. Chi, invece, diligentemente andava fuori con il cane era meno propenso a fumare, aveva il 15% di probabilità in meno di soffrire di ipertensione e il 30% in meno di avere il colesterolo alto rispetto ad uno che non possedeva animali. Anche nei casi di depressione, avere un cane portava ad un rischio più basso del 35% paragonato a chi viveva senza quadrupedi canini.

Attenzione, però, se siete dei novizi, a farvi trascinare dall'entusiasmo. Anche il dog walking ha le sue regole come potrete facilmente scoprire in uno dei tanti siti, soprattutto americani, dedicati all'argomento. Qui, infatti, si sprecano consigli ed addirittura si rivelano trucchi. «Walk your dog, do not let your dog walk you» ci spiegano su Dogbreedinfo che tradotto significa che non dovete lasciare il cane davanti a voi ma al vostro fianco per non far rafforzare nella sua mente la convinzione di «essere il soggetto Alfa rispetto a voi». Se vi riesce, poi, ci potreste, magari, provare anche con vostra suocera.

Battute a parte, quando in queste serate invernali vi piangerà il cuore al pensiero di dover uscire con il freddo pungente per portare il cane a fare i bisogni ricordatevi che non lo state facendo solo per lui ma anche, e soprattutto, per star meglio voi.

(di Maurizio Acerbi © IL GIORNALE ON LINE)

Da Sissy in giardino

I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l'amore con l'odio nelle loro relazioni.
(Sigmund Freud)

giovedì 3 febbraio 2011

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni


Non ci sono soldi, non ci sono possessioni
solo ossessioni, non mi occorre quella merda
prendi i miei soldi, prendi la mia ossessione

Volevo solo sentire
le mie parole sono forti e chiare
vengono dall'interno uomo
dimmi cosa senti
è quasi una rivoluzione nel tuo cuore
e nella tua mente
non puoi trovare la conclusione
stile di vita e ossessione
gli anelli di diamante non ti procurano niente
ma la lezione che dura tutta la vita
e sottolineare il tuo portafoglio
sei uno schiavo del sistema
fare lavori che tu odi
per quella merda che non ti occorre
è terribile il mondo basato sull'avarizia
indietreggiare e fermarsi pensando a te stesso
iniziare a pensare

Non ci sono soldi, non c'è possessione
solo ossessione, non mi occorre quella merda
prendi i miei soldi, la mia possessione
prendi la mia ossessione, non mi occorre quella merda

Perchè ogni cosa è niente
e la vanità è in ogni cosa
questa realtà è davvero solo un fottuto sogno
con il corpo
che tu chiami la tua anima
lanciala in fondo, è una grande buco nero
prendi i tuoi soldi, bruciali in alto come un asteroide
toglile e impara la lezione migliore
il cuore, l'anima, la vita, la passione

Presentati, stira i tuoi vestiti
pettina i tuoi capelli e timbra il cartellino
ma tu non puoi vincere, ma non puoi vincere
le cose che possiedi, possiedono te

La vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate, la vita di per sé non è nulla; sta a voi darle un senso, e il valore non è altro che il senso che scegliere.
(Sartre, Jean-Paul)

mercoledì 2 febbraio 2011

... ho un sogno strano sai



Ho un sogno strano sai
vorrei partire, tornare mai
Vieni via con me, Milano non si accorgerà
noi saremo là, senza avvisare neanche al bar
Sangue e cuore
donne e sole
sudamerica
ride l’uomo
verde oro
sudamerica
La grande città, immensa cattedrale
ti sorridono, nascondono la fame
Terra del fuoco, Rio
come in un sogno amico mio
Le divinità, le Ande, Inti, Dio sole
gronda sangue poi un’ altra religione
Terra sacra
violentata
Sudamerica
Ridi uomo
verde oro
Sudamerica
Io percorrerò le strade del bandito,
amato dalla gente, ucciso dallo stato
Argentina
grinta y vida
Sudamerica
Terra sacra
violentata


È quando il corpo è tra quattro mura che lo spirito fa i suoi viaggi più lontani.
(Augusta Amiel-Lapeyre)

martedì 1 febbraio 2011

blipper
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