Capitolo 10 - LA SCELTA DEI COMPAGNI
Quando An e Ammu videro che tutti i loro figli li avevano lasciati, dissero: «II nostro tempo è finito» e andarono nel deserto e si sdraiarono, e il loro spirito lasciò il corpo e vagò per il deserto, piangendo per i figli perduti.
I Primi udirono i gemiti e i lamenti e andarono e li portarono sulla Montagna sopra Odutu. Diedero loro da bere erbapietra affinché potessero dimenticare il loro dolore.
An e Ammu bevevano e sputavano i semi giù dalla montagna. I semi caddero nel deserto, dove crescono ancora.
Così, An e Ammu dimenticarono il loro dolore.
Intanto i loro figli raccoglievano e cacciavano nei nuovi Posti Buoni che i Primi avevano fatto per loro,e imparavano i loro sentieri e le loro stagioni, e i loro stagni e le loro trappole per la rugiada e le loro tane.
Così crebbero e diventarono uomini e donne.
Poi Nal, che era della Tribù di Falco di Luna, s'incontrò con Turka, che era della Tribù di Giova-ne Pipistrello, presso la salina situata oltre Lusan delle Formiche.
Turka disse: «Adesso io chiedo la benedizione di Giovane Pipistrello per poter uscire dalla sua Tribù ed essere la tua compagna e diventare della Tribù di Falco di Luna».
Nal disse: «Anch'io penso così».
Presero del sale dalla salina e lo mescolarono con la saliva e se lo spalmarono a vicenda sulla fronte, per far vedere che ormai si erano scelti.
Datta andò da Nal e disse: «Perché hai quel sale sulla fronte? Chi ti ha scelto prima che io facessi la mia scelta? Devo essere io a scegliere per prima fra gli uomini. Io sono la migliore, come tu hai giurato a Odutu sotto la Montagna».
Nal disse: «Non è così. Si deve essere in due per fare la scelta dei compagni. Ciascuno sceglie l'altro. Io non ti scelgo, Datta. Tu sei troppo orgogliosa come compagna. Io scelgo Turka».
Datta andò da Da e disse: «Nal ha scelto Turka come compagna prima che tu facessi la tua scelta fra le donne. Lui ti ha fatto torto, come Turka lo ha fatto a me».
Da si arrabbiò. Invitòi figli di An e Ammu a venire da lui presso il Fiume Talvolta e disse: «Ci è state
fatto torto. Nal e Turka si sono scelti come compagni prima che noi facessimo la nostra scelta. Dobbiamo essere noi a scegliere per primi. Noi siamo i migliori, come avete giurato a Odutu sotto la Montagna».
A questo gli altri non trovarono risposta, perché avevano giurato così come lui aveva detto.
Ma Coccodrillo, che aspettava nel fiume, udì quello che veniva detto, e mise un pensiero nella mente di Celda, che era della sua Tribù.
Celda bisbigliò qualcosa alle altre donne. Dissero: «Da, scegli. Poi tutti scelgono dopo di te. Quale donna scegli come tua compagna?». Da le guardò tutte quante con attenzione. Disse: «Scelgo Preda».
Preela gli rispose: «Io non scelgo te, Da. Tu sei troppo orgoglioso come compagno».
Allora Da scelse fra le altre, una dopo l'altra, e loro gli risposero tutte allo stesso modo, come avevano concordato. E quando Datta scelse fra gli uomini, anche quelli fecero così, fino a che non restò più nessuno fra cui scegliere, salvo gli stessi Da e Datta.
Si guardarono e Da disse: «Datta, io non ti scelgo. Tu sei troppo orgogliosa come compagna».
E così disse Datta a Da.
Allora gli altri scelsero fra loro finché ciascuno ebbe un compagno, e furono soddisfatti. Soltanto Da e Datta non avevano nessuno. E così, ancora oggi esistono soltanto otto Tribù e Scimmia non ha Tribù.
La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità. La felicità sta nell'amare.
(Thomas Mann)
Complimenti! Saggio! Sembra un racconto tratto dalla Bibbia.
RispondiEliminaMa la foto… no!!!
Semplicemente meravigliosa!
RispondiEliminaLa semplicità esprime sempre con la propria ingenuità ciò che la mente pensa e il cuore vuole!